Cartamo, tecniche di coltivazione e raccolta
Pubblicato su: Giugno 12, 2023 Modificato il: 26 Aprile 2024
Cartamo (Carthamus tinctorius) – è una pianta erbacea annuale, originaria dell’India, coltivata per i suoi acheni, ricchi di olio semiessiccante (37-42%). A causa dell’alto contenuto di acido oleico, acido linoleico e acidi saturi, l’olio di cartamo è considerato di alta qualità, dietetico (abbassa il colesterolo). I pannelli ottenuti dall’estrazione dell’olio hanno un alto contenuto proteico, essendo utilizzati nell’alimentazione animale. I fiori sono utilizzati per ottenere coloranti alimentari o nell’industria farmaceutica.
CARATTERISTICHE BOTANICI
Il cartamo ha una radice fittonante e un fusto dritto, orientato verso l’alto, glabro ricoperto di foglie. L’infiorescenza è un calathidium e su una pianta possono formarsi circa 14-60 capolini, ciascuno composto da 25-60 fiori. Il frutto è un achenio, con 4 spigoli.
Gli acheni germinano a una temperatura di 2-3 ℃. Il cartamo è resistente alla siccità e, nella fase a rosetta, può sopportare temperature di -7 ℃.
ESIGENZE CLIMATICHE E DEL SUOLO
Temperatura
La temperatura ottimale fino alla fioritura è di 14-18 ℃, e dalla fioritura alla maturità, 18-22 ℃.
Il cartamo è una pianta resistente alla siccità, con un apparato radicale ben sviluppato e un’elevata capacità di assorbimento dell’acqua. Le aree con precipitazioni annuali di 450 mm sono favorevoli.
Cresce e si sviluppa su terreni fertili, argillosi, ben drenati, con pH neutro ed elevata capacità di ritenzione idrica. Cresceva però anche su terreni più problematici: poco fertili, erosi, debolmente alcalinizzati.
TECNOLOGIA DI COLTIVAZIONE
Rotazione delle colture
Il cartamo viene coltivato dopo precursori quali: cereali da paglia, colture foraggere. Si sconsiglia la coltivazione dopo piante attaccate da nematodi (avena, barbabietola, patate, tabacco).
Fertilizzazione
Il cartamo reagisce favorevolmente all’applicazione di fertilizzanti. I fertilizzanti azotati possono essere applicati integralmente, prima della preparazione del letto di semina, oppure sfalsati, alla semina e durante il periodo di ripresa vegetativa (prima del germogliamento). Il fosforo viene applicato sotto l’aratura di base.
Lavori del suolo
Il lavoro principale è la coltivazione delle stoppie, seguita dall’aratura a una profondità di 22-25 cm. L’aratura è mantenuta dal livellamento del suolo e dal controllo delle infestanti. In primavera si procederà alla preparazione del semenzaio con l’ausilio del combinatore.
Semi e semina
I semi devono avere una purezza di almeno il 98% e una capacità di germinazione di almeno il 75%. Il momento ottimale per seminare è quando la temperatura nel terreno, a 5 cm di profondità, è di 5 ℃ alle 7 del mattino e rimane così per 3 giorni consecutivi.
La distanza tra le file è di 45-50 cm e la profondità di semina è di 4-6 cm. Per raggiungere una densità di 200 mila piante/ha, la quantità di seme utilizzata è di 12-14 kg/ha.
Controllo delle infestanti
Nella coltura del cartamo il controllo delle infestanti può essere ottenuto effettuando 2-3 zappature meccaniche o applicando diserbanti approvati per questa coltura.
Controllo di malattie e parassiti
Il cartamo può essere colpito da numerose malattie: maculatura di Alternaria, ruggine di cartamo, maculatura di Septoria, oidio, fusarium, marciume grigio, ecc. Tra i parassiti i più comuni sono: Opatrum sabulosum, la tignola della rapa, verme del cotone.
Raccolta
Il cartamo viene raccolto a piena maturità. Ciò corrisponde all’essiccazione delle foglie e alla diminuzione dell’umidità degli acheni al di sotto del 13%. Come periodo di tempo, questo momento coincide con il mese di agosto-inizio settembre. Le piante vengono raccolte con l’ausilio della mietitrebbia. I semi raccolti vengono condizionati ed essiccati fino a raggiungere un’umidità del 9%.