Segale, tecniche di coltivazione e raccolta

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La segale (Secale cereale) – è una coltura importante, originaria del sud-ovest asiatico, dell’Asia minore e del Caucaso, diffusasi in Europa insieme al grano. La segale è utilizzata principalmente nell’alimentazione umana, essendo il secondo cereale utilizzato in panificazione, dopo il grano. La segale può essere coltivata in condizioni non adatte al frumento, in zone a clima freddo e umido o in zone aride, sfruttando allo stesso tempo terreni sabbiosi o acidi.

I chicchi possono essere utilizzati come materia prima nell’industria dell’amido, del glucosio e dell’alcool. Allo stesso tempo, la segale è utilizzata come pianta foraggera o come coltura autunnale, e la paglia può essere utilizzata come foraggio grossolano, nell’intrecciatura, nell’industria della cellulosa e della carta, ecc.

Inoltre, alcune colture di segale sono infettate artificialmente per ottenere l’ergot (Claviceps purpurea). Sono utilizzati nell’industria farmaceutica per ottenere gli alcaloidi che sono utilizzati nella preparazione di medicinali contro emorragie, disturbi circolatori, emicranie, ecc.

CARATTERISTICHE BOTANICI

La segale ha un apparato radicale ben sviluppato, con un’elevata capacità di solubilizzazione. Gran parte delle radici (circa il 60%) può esplorare il suolo fino a una profondità di 25 cm, anche 150 cm, e su terreni sabbiosi può raggiungere i 200 cm. A causa del grande volume dell’apparato radicale e della capacità di assorbimento, la segale ha poche esigenze in termini di suolo.

L’accestimento avviene 8-10 giorni dopo il germogliamento, essendo più intenso in autunno. Lo stelo è alto, ca. 120-180 cm, con una crescita più rapida che nel caso del frumento. Pertanto, la segale può sfruttare meglio la riserva idrica durante l’inverno e può competere più facilmente con le erbe infestanti rispetto ad altri cereali. Le foglie hanno una sfumatura rosso-viola nella fase giovane, per poi diventare blu-verdi. L’infiorescenza è rappresentata dalla spiga, sulla quale si formano 10-35 spighette. Ogni spighetta ha 2-3 fiori di cui 2 fertili. Il frutto è una cariosside, più o meno ricoperta da un mallo, di colore giallastro o verdastro.

ESIGENZE CLIMATICHE E DEL SUOLO

Temperatura

La segale ha requisiti di temperatura moderati. Il frazionamento avviene a temperature comprese tra 6-12 ℃, per la fioritura richiede temperature di 14-16 ℃, e per la formazione e il riempimento dei chicchi, 18-20 ℃. La segale è più resistente all’inverno del grano e dell’orzo autunnale.

Umidita

Ha requisiti di umidità moderati. Può essere coltivato nelle zone a clima più freddo e umido o in quelle a clima secco. Tuttavia, troppa umidità in autunno influisce negativamente sul processo di indurimento (per prepararsi all’inverno).

Suolo

La segale non è pretenziosa in termini di suolo. La segale, per il suo apparato radicale profondo e per l’elevata capacità di assorbimento, utilizza terreni dove il frumento non dà buoni risultati (terreni poveri, sabbiosi, acidi, leggermente sassosi).

TECNOLOGIA DI COLTIVAZIONE

Rotazione delle colture

La segale non è pretenziosa rispetto alla pianta precedente. A seconda dell’area di coltura e del terreno, come buoni precursori ricordiamo: cereali, leguminose, ginestre, angurie, colza, girasole, mais precoce.

Inoltre la segale è una buona pianta precursore per le piante della sua zona di coltivazione perché è rimossa dal terreno in anticipo, ripulita dalle erbacce, e permette di eseguire puntualmente le lavorazioni del terreno.

Fertilizzazione

Poiché è coltivata principalmente su terreni poveri, la segale reagisce bene all’applicazione di fertilizzanti. Le dosi sono stabilite a seguito di analisi agrochimiche del terreno, in funzione del raccolto previsto e delle esigenze delle piante in determinate fasi di crescita vegetativa.

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Lavori del suolo
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Dopo aver raccolto la pianta precedente, si procede al lavoro di coltura delle stoppie. Con questo, lo scopo è quello di frantumare i residui vegetali, mescolandoli al terreno e frantumando lo strato superficiale del terreno. L’aratura è effettuata subito dopo la lavorazione delle stoppie, ad una profondità di 20 cm. Se l’umidità del suolo non consente l’aratura in condizioni ottimali, sono previste precipitazioni significative prima che è effettuata.

Se le condizioni ambientali non migliorano, il lavoro di aratura può essere sostituito con due lavori eseguiti con l’erpice a dischi. La preparazione del letto di semina è effettuata subito prima della semina con l’ausilio di una mietitrebbia.

Tuttavia, nella preparazione del letto di semina, il terreno deve essere meglio compattato e frantumato, perché il nodo di accestimento si forma verso la superficie, e quindi c’è il pericolo che è esposto dalla compattazione del terreno (a seguito di piogge e neve).

Semi e semina

I semi devono avere una purezza di min. 98% e una capacità di germinazione superiore all’85%. La segale è seminata circa 10 giorni prima del grano autunnale. Si semina principalmente tra il 15 e il 25 settembre e, nelle zone meridionali, tra il 25 settembre e il 5 ottobre.

La densità di semina è di 500-600 grani germinativi/㎡, e la profondità di semina è di 2-3 cm su terreni pesanti, 3-4 cm su terreni medi e 5-6 cm su terreni leggeri.

Controllo delle erbe infestanti

A causa del rapido tasso di crescita, la segale compete bene con le erbacce, in generale, ottenendo raccolti senza erbacce.

Tuttavia, per ridurre le erbe infestanti e prevenire la comparsa, si possono adottare una serie di accorgimenti quali: rotazione delle colture, esecuzione di lavorazioni del terreno, semina nella stagione ottimale, applicazione di diserbanti.

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Controllo di malattie e parassiti

La coltura di segale può essere influenzata da malattie come: Claviceps purpurea, peronospora, ruggine, appassimento del fusarium. Tra i parassiti i più frequenti sono: elateridi e Zabrus tenebrioides.

Raccolta

Viene eseguita quando i chicchi raggiungono il 14% di umidità. Allo stesso tempo, poiché il pericolo di scuotimento è maggiore che nel caso del frumento (i chicchi sono meno ricoperti dalla lolla), la raccolta viene effettuata a fine maturazione a maturazione della pasta. Essendo più alte del grano, le piante di segale vengono tagliate ad un’altezza maggiore, per non intasare la mietitrice.

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