Punteruolo del gambo della colza – gestione dei parassiti

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Il punteruolo del gambo della colza, Ceutorhynchus napi, si trova in tutte le zone dove si coltiva la colza. Attacca sia le colture di colza che quelle di cavolo e cavolfiore.

Descrizione. L’adulto ha un corpo lungo 3,5-4 mm, di colore grigio-nero. Il viso può occupare fino a 1/3 della lunghezza del corpo. Le elitre hanno strette strie longitudinali con 3-4 file di peli corti e fini. Le larve sono lunghe 3-4 mm, di colore giallo, e con inserite protuberanze con peli. La capsula cefalica è giallo brunastra.

Ciclo di vita. Il punteruolo del gambo della colza produce una generazione all’anno e sverna allo stadio adulto, nello strato superficiale del suolo, alla base delle piante. In primavera, quando la temperatura supera i 9°C (marzo-aprile), gli adulti abbandonano i luoghi di svernamento nutrendosi per 25-30 giorni. Dopo l’accoppiamento, le femmine depongono le uova nel midollo del fusto della pianta ospite. Una femmina depone tra le 15 e le 60 uova. Dopo l’incubazione, che dura fino a 20 giorni, a fine aprile compaiono le prime larve. A fine maggio raggiungono il pieno sviluppo e lasciano i fusti attraverso le zone di inserzione delle foglie. Rimangono nello strato superficiale del terreno dove si impupano. Dopo un mese compaiono gli adulti che rimangono in estate fino all’autunno, quando lasciano i bozzoli delle ninfee e risalgono in superficie per svernare vicino alle piante di colza.

Danni alle colture. È una specie oligofaga che attacca le colture di colza, cavoli e cavolfiori, provocando loro notevoli danni. Il rischio di attacco si verifica all’inizio della crescita del fusto. Le femmine depongono le uova nel midollo del fusto e le larve fanno delle gallerie nel midollo, provocando la deformazione e la torsione longitudinale. Di conseguenza, queste piante si ramificano abbondantemente, ristagnano e non formano silique. Nel caso di formazione di silique, sono secche e con semi di scarsa qualità. I fori risultanti consentono la penetrazione di nuovi agenti patogeni. Possono produrre danni sul 40% – 60% dei raccolti, ma possono anche portare alla distruzione del raccolto.

Da non confondere la fessurazione dei fusti causata da fattori fisiologici (sbalzi di temperatura tra il giorno e la notte, primavera) con la fessurazione dei fusti causata dai tonchi.

Gestione dei parassiti. Il controllo effettivo di questo parassita avviene quando le forme svernanti compaiono prima che depongono le uova all’interno del fusto. Una volta che le larve sono comparse all’interno degli steli, sono quasi impossibili da controllare. Per scegliere il momento ottimale per applicare il trattamento, si consiglia di posizionare trappole adesive gialle e monitorare. Pertanto, quando compaiono i primi adulti, è necessario applicare prodotti fitosanitari. I trattamenti devono essere effettuati con insetticidi specifici.

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