Coriandolo – come piantare, coltivare e raccogliere

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Coriandolo (Coriandrum sativum) è una pianta annuale della famiglia delle Ombrellifere, che cresce meglio in primavera e in autunno, quando le temperature sono più basse. Si pensa che abbia avuto origine in Iran e successivamente si sia diffuso in molti paesi dell’Asia e dell’Europa.

Caratteristiche botaniche

Le piante di coriandolo possono crescere fino a un metro di altezza nella fenofase della fioritura, formando una radice girevole. Le foglie basali sono simili a quelle del prezzemolo e quelle poste sul gambo del fiore sono piumate. I fiori sono bianco-rosati e i semi sono sferici, gialli.

Uso

Il coriandolo inizia a essere coltivato sempre di più per le sue foglie e semi profumati, usati come spezia. I semi sono usati per aromatizzare cibi, bevande, conserve, ma anche in cosmetici e medicinali. Le foglie si usano fresche o essiccate per insaporire alcuni piatti.

Requisiti ecologici

Il coriandolo preferisce terreni più poveri, sciolti e ben drenati, essendo sensibile all’umidità in eccesso nel terreno. È una pianta che ama la luce ma non ha temperature elevate, l’intervallo ottimale per la crescita è di 20-23℃. Ha requisiti di umidità moderati, richiedendo irrigazione durante i periodi di siccità. La germinazione dei semi avviene a 4-6℃.

Coltivazione

L’insediamento della coltura avviene per semina diretta, nel tardo autunno o all’inizio della primavera, in file distanziate di 30 cm l’una dall’altra, con 10-15 cm tra le piante, in fila. Con la preparazione del terreno si possono applicare fertilizzanti chimici. 

Per avere le foglie fresche più a lungo, la semina può essere fatta in più fasi.

Il coriandolo può anche essere coltivato come pianta in vaso in un substrato ben drenato.

Cura

Le opere di cura consiste nel diradamento delle piante, nel diserbo e nell’irrigazione. Per la gestione dell’acqua possono essere installati sistemi sprinkler o a goccia.

Malattie e parassiti

Il coriandolo può essere attaccato da malattie che causano macchie sulle foglie, oidio o piantine. Si consiglia di seminare a distanze adeguate, in modo da garantire una buona ventilazione delle piante ed evitare un eccesso di umidità.

Tra i parassiti, afidi, nematodi e bruchi di alcune specie di insetti possono rappresentare un ostacolo al buon sviluppo delle piante.

Raccolta e conservazione

Le foglie possono essere raccolte dopo circa 4-5 settimane dalla semina è necessario più di 100 giorni per raccogliere i semi. Possono raccogliersi dopo che si sono di colore marrone. Le foglie possono essere conservate in frigorifero per un breve periodo o possono essere asciugate per un uso successivo, conservate in contenitori protetti dall’umidità. Nel caso dei semi, vengono raccolti con una porzione del gambo e fatti essiccare in sacchi di carta o sacchi di tela, e dopo l’essiccazione i semi vengono conservati in luoghi asciutti.

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