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Arbusti fruttiferi – Coltivazione ecologica

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Gli arbusti fruttiferi si trovano spesso su grandi aree, ma anche in giardini o in piccoli spazi in vari luoghi privati ​​o pubblici. Le specie di arbusti fruttiferi sono apprezzate, innanzitutto, per i frutti, ma anche per le minime esigenze di cura.

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I regolamenti dell’UE sull’agricoltura biologica richiedono il rispetto di regole di produzione volte a proteggere l’ambiente, mantenere la biodiversità e sostenere la salute dei consumatori. In questo senso è vietato l’uso di organismi e ormoni geneticamente modificati e limitato l’uso di pesticidi e fertilizzanti artificiali.

Allo stesso tempo, le colture e l’agricoltura biologica attuano una serie di misure volte a proteggere la fertilità del suolo e la salute delle piante, come la rotazione delle colture, la coltivazione di specie azotofissatrici a scapito dell’applicazione di fertilizzanti azotati, il controllo naturale di malattie, parassiti ed erbe infestanti, potenziando l’immunità naturale delle piante.

REQUISITI PER FATTORI AMBIENTALI
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La maggior parte delle specie di arbusti da frutto sono facili da coltivare, ad eccezione di mirtilli e fragole, che hanno alcune esigenze specifiche. Gli arbusti fruttiferi si impiantano su terreni esposti al sole, protetti dai venti freddi e secchi e crescono in modo ottimale in terreni ben drenati, ricchi di humus. L’irrigazione delle colture è obbligatoria nelle aree in cui le precipitazioni non forniscono la quantità d’acqua necessaria. L’irrigazione a goccia può essere utilizzata per la maggior parte delle specie.

MESSA A DIMORA

Il materiale di piantumazione sarà procurato solo da vivai o stazioni di ricerca autorizzate. Le piante da contenitore possono essere messe a dimora in qualsiasi periodo dell’anno, purché il terreno non sia ghiacciato o inzuppato d’acqua, mentre le piantine si mettono a dimora durante il periodo di dormienza, tra novembre e marzo.

LAVORI DI MANUTENZIONE
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La potatura deve essere effettuata annualmente in modo che le piante producono frutti. Le specie di arbusti fruttiferi hanno esigenze di potatura diverse, a seconda della fruttificazione (sulle crescite dell’anno precedente o dell’anno in corso). La potatura consente l’accesso alla luce e all’aria in mezzo al cespuglio, al fine di ottenere un raccolto più abbondante e di migliore qualità, scoraggiando la comparsa di malattie. Come regola universale, durante l’inverno si tagliano i rami morti, malati e aggrovigliati e ogni anno si asportano parte degli steli invecchiati, oltre a quelli molto vicini al suolo.

Le informazioni sopra riportate sono di carattere generale. Per istruzioni più dettagliate (preparazione del terreno, semina, irrigazione, potatura), a seconda delle specie di interesse, si consiglia di consultare gli articoli sulla tecnologia di coltivazione e cura di ogni arbusto.

FERTILIZZAZIONE
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L’applicazione di fertilizzanti è necessaria per raggiungere il potenziale produttivo. Nel caso di colture biologiche è necessaria la concimazione organica. Nel terreno possono essere applicati fertilizzanti solidi per incorporazione, oppure fertilizzanti idrosolubili, attraverso il sistema di irrigazione (nel caso di colture con terreno pacciamante). A seconda delle esigenze delle piante e delle condizioni ambientali, possono essere applicati fertilizzanti fogliari e organici per colture.

Per aiutare le piante a superare i periodi di stress si possono applicare fertilizzanti specifici. Inoltre, è possibile applicare attivatori del suolo o fertilizzanti a base di micorrize/batteri benefici per migliorare la struttura del suolo e l’assorbimento delle radici.

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CONTROLLO DELLE ERBE

Il controllo ecologico delle infestanti consiste in alcuni accorgimenti meccanici, a discapito di quelli chimici. Pertanto, fin dall’impianto della coltura, si consiglia di lavorare la superficie del terreno e utilizzare pacciame di segatura o agrotessile, applicato negli interfilari. In assenza di uno strato di pacciamatura si procederà periodicamente alla lavorazione del terreno oppure si utilizzeranno dei bruciatori per eliminare le erbe infestanti.

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CONTROLLO DI MALATTIE E PARASSITI
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L’ottenimento di rese elevate è direttamente influenzato dalla salute del raccolto. Nel caso delle colture biologiche, in particolare, è essenziale la diagnosi precoce di malattie e parassiti, l’applicazione di trattamenti durante le fenofasi chiave, ma anche il rispetto delle misure di prevenzione fitosanitaria raccomandate.

Pertanto, a partire dal periodo di dormienza, si consiglia di raccogliere e bruciare/compostare i resti delle piante lasciate a terra in autunno perché possano proteggere da malattie e parassiti durante l’inverno. Allo stesso tempo, questo periodo è ottimale per l’applicazione di trattamenti fungicidi a base di rame e olio per orticoltura (saranno scelti prodotti certificati per l’agricoltura biologica).

Si possono effettuare due trattamenti:

  • in autunno, dopo la caduta delle foglie e l’accurata pulizia della coltura, applicare prima la soluzione rameica, e ad intervallo di 7-10 giorni, la soluzione oleosa orticola.
  • in primavera, fino all’entrata nel periodo di crescita vegetativa, il trattamento è simile a quello effettuato in autunno.

Durante il periodo di ripresa vegetativa si possono applicare trattamenti preventivi periodicamente o ai primi segni di malattie o insetti dannosi, con fungicidi e insetticidi certificati per le colture biologiche.

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Per la diagnosi precoce degli attacchi dei parassiti, ma anche per tenerli sotto controllo, si possono posizionare trappole all’inizio della stagione vegetativa.

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RACCOLTA
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A seconda della specie e della varietà, i frutti verranno raccolti gradualmente (in più fasi) o completamente, prima o quando avranno raggiunto la piena maturità. Verranno utilizzati strumenti o tecniche consigliate a seconda della specie, evitando il più possibile il danneggiamento delle piante. I frutti verranno trasportati e conservati in condizioni ottimali, al fine di evitarne il deprezzamento.

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