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Afide delle patata – gestione dei parassiti

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L’afide della patata, Macrosiphum euphorbiae, è diffuso in Europa e Nord America. Questo parassita attacca sia le colture in campo che le aree protette.

Descrizione. L’insetto ha diverse dimensioni (1-2,5 mm) e vari colori, dal giallo, rosso, marrone, verde al nero. Il corpo è lucido o ha una secrezione cerosa. L’addome è provvisto di cornicoli e coda. Le antenne sono generalmente di colore scuro. Gli adulti possono avere o meno le ali.

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Biologia ed ecologia. È un parassita polifago diffuso nelle colture orticole. Questo parassita produce 8-12 generazioni all’anno e sverna come uovo o come adulto attivo sulle colture infestate. In primavera, dalle uova, si schiudono le femmine. Una femmina può dare alla luce 30-50 larve e una nuova generazione appare una volta ogni 3 settimane. Verso l’autunno compaiono anche gli adulti sessuati che, dopo l’accoppiamento, depongono le uova sulla flora spontanea.

Lo sviluppo della popolazione dipende dalle condizioni climatiche. Questo fattore determina il numero di generazioni all’anno. Le basse temperature prolungano la vita degli afidi ma ne eliminano la capacità di riprodursi. La stessa cosa accade a temperature superiori a 30º C.

Danno. Gli afidi della patata attaccano oltre 200 specie di piante tra cui ortaggi (pomodori, patate, lattuga, melanzane, cavoli), alberi da frutto, piante ornamentali (rose) ed erbacce. Gli adulti e le larve causano danni pungendo le foglie apicali sul lato inferiore, il che porta alla goffratura delle foglie e alla distruzione dei germogli di crescita. Foglie e fiori colpiti diventano gialli e secchi. Le piante attaccate hanno una crescita lenta, si indeboliscono e producono un raccolto scarso. Gli afidi secernono un liquido appiccicoso che lasciano sulle foglie permettendo l’infezione da funghi saprofiti del genere Capnodium, sotto forma di una condizione chiamata fuliggine. La presenza di fuliggine ostacola i processi di respirazione e fotosintesi delle foglie.

L’afide della patata è un importante vettore per la trasmissione di virus. Ad esempio, nel caso delle patate, che si propagano attraverso materiale vegetale, la trasmissione di virus è il problema principale dei produttori di materiale seme.

Gestione dei parassiti. Dati i danni causati dagli afidi attraverso la diffusione dei virus, è importante adottare diverse misure per prevenire la diffusione e limitare la popolazione. Si indica l’eliminazione delle popolazioni che compaiono in primavera, distruggendo gli ospiti primari e secondari, disinfettando le serre e le piantine. È importante effettuare trattamenti sulle piantine. I trattamenti vanno effettuati alla comparsa delle prime colonie di afidi, con prodotti sistemici.

Predatori naturali che consumano gli afidi della patata: Coccinella septempunctata e Syrphidae, specie di Itonididae ditteri, funghi dei generi Entomophtora, Oospora e Cephalosporium.

In sintesi a causa del rischio di diffusione di malattie virali, è indicato l’uso di materiale vegetale privo di virus.

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