Trifoglio trattamenti, disinfestazione e controllo delle malattie
Trifoglio è il nome comune dato al genere Trifolium, che comprende circa 250-300 specie di legumi. Le specie di trifoglio vengono coltivate per foraggi, per migliorare la qualità del suolo (sviluppano noduli, che arricchiscono il terreno di azoto), per scopi decorativi (può sostituire il prato), per scopi medicinali o come pianta mellifera.
Più coltivate sono le specie di trifoglio rosso (Trifolium pratense) e il trifoglio bianco (Trifolium repens). Le specie Trifolium sono piante annuali, biennali o perenni. Un raccolto di trifoglio è praticabile per 3-4 anni.
Le principali malattie del trifoglio
MOSAICO GIALLO (ALFALFA MOSAIC VIRUS)
La malattia si manifesta attraverso l’alternanza di tessuti verdi e sani, con macchie di decolorazione posizionate parallelamente alle nervature, che fanno impallidire le piante e contorcono le foglie. Il virus si trasmette attraverso afidi, semi infestati o polline.
Misure di prevenzione e controllo:
- utilizzando semi sani;
- coltivare varietà resistenti;
- distruggere le piante attaccate;
- effettuare trattamenti di controllo degli afidi.
FILLODIA DI TRIFOGLIO (MICOPLASMA – LIKE ORGANISMS)
La malattia attacca i fiori, trasformando gli elementi floreali in foglie rudimentali. La malattia si trasmette geneticamente, attraverso i semi o attraverso determinati vettori (cicale).
Misure di prevenzione e controllo:
- effettuare trattamenti con insetticidi specifici per il controllo delle cicale;
- distruggere le piante attaccate.
MACCHIA FOGLIARE BATTERICA (XANTHOMONAS ALFALFAE)
La malattia si manifesta attraverso la comparsa di macchie umide di colore marrone scuro (che rappresentano l’essudato batterico su germogli, foglie, steli ed elementi floreali. Le macchie si evolvono, diventano più grandi e il tessuto attaccato si secca e diventa friabile.
Misure di prevenzione e controllo:
- distruggere le piante colpite;
- utilizzare semi resistenti;
- effettuando trattamenti con fungicidi specifici.
OIDIO (ERYSIPHE MARTII)
La malattia di solito attacca le foglie, sulla cui superficie appare un micelio bianco-grigio e il tessuto attaccato diventa giallo. Il “feltro” diventa polveroso e sulla superficie compaiono dei piccoli punti neri, che rappresentano la fruttificazione del fungo.
Misure di prevenzione e controllo:
- coltivare varietà resistenti;
- in caso di attacco massiccio si consiglia lo sfalcio anticipato;
- effettuando trattamenti con fungicidi specifici.
PERONOSPORA (PERONOSPORA TRIFOLIUM)
Macchie gialle compaiono sul lato superiore della foglia e un feltro bianco-grigio appare sul lato inferiore. Il fungo si sviluppa in condizioni di umidità e temperature elevate e può portare la pianta a perdere le foglie.
Misure di prevenzione e controllo:
- in caso di attacco massiccio si consiglia lo sfalcio anticipato;
- effettuando trattamenti con fungicidi specifici.
RUGGINE (UROMYCES TRIFOLII)
La malattia si manifesta con la comparsa di pustole gialle sulle foglie, che successivamente diventano bruno nerastre. Il fungo attacca le foglie, il picciolo e i giovani germogli. Si deformano e si seccano.
Misure di prevenzione e controllo:
- in caso di attacco massiccio, si consiglia lo sfalcio anticipato;
- effettuando trattamenti con fungicidi specifici.
MACULATURA FOGLIARE DEL TRIFOGLIO (PSEUDOPEZIZA TRIFOLII)
Piccole macchie gialle compaiono sulle foglie, che crescono e si sviluppano in grandi macchie bruno-nerastre. Al centro delle macchie compaiono delle macchie nere, che rappresentano la fruttificazione del fungo.
Misure di prevenzione e controllo:
- garantire un buon drenaggio del suolo;
- in caso di attacco massiccio, si consiglia lo sfalcio anticipato;
- effettuando trattamenti con fungicidi specifici.
I principali parassiti del trifoglio
ELATERIDI (AGRIOTES SPP.)
Questi parassiti possono essere rilevati scavando attorno allo stelo. Lo stadio larvale dei elateridi può durare da 1 a 5 anni, a seconda della specie.
Misure di prevenzione e controllo:
- rotazione delle colture;
- effettuando trattamenti con insetticidi specifici.
ALBICOCCHE APION (APION APRICANS)
Attacca specie di trifoglio variamente coltivate e spontanee, provocando maggiori danni al trifoglio rosso. Gli adulti attaccano le foglie, talvolta i germogli, producendo piccole perforazioni irregolari. Le larve crescono all’interno dei fiori, nutrendosi degli organi interni. Una singola larva può distruggere 11-16 fiori.
Misure di prevenzione e controllo:
- effettuando trattamenti con insetticidi specifici alla prima comparsa di insetti adulti.
TRIPIDE DEL TRIFOGLIO ROSSO (HAPLOTHRIPS NIGER)
Attacca le infiorescenze di diverse specie vegetali coltivate e spontanee, in particolare il trifoglio. Gli adulti e le larve pungono e succhiano il liquido intracellulare, provocando la sterilità dei fiori.
Misure di prevenzione e controllo:
- effettuando trattamenti con insetticidi specifici.
VESPA DEGLI SEMI DI TRIFOGLIO (BRUCHOPHAGUS GIBBUS)
Le larve attaccano i semi di diverse specie di trifoglio, sia coltivate che spontanee. Una larva si sviluppa in un seme. Il danno può ammontare al 10-15% della produzione di semi.
Misure di prevenzione e controllo:
- effettuando trattamenti con insetticidi specifici;
- in caso di forte attacco si consiglia lo sfalcio anticipato.
AFIDI (APHIS SPP.)
Sono piccoli insetti che si possono trovare sulla pagina inferiore delle foglie o sugli steli, verdi o gialli. Possono causare la comparsa di macchie gialle e distorte sulle foglie o la formazione di gemme anemiche. Gli afidi secernono una sostanza appiccicosa, che contiene zucchero e favorisce la comparsa di fuliggine.
Misure di prevenzione e controllo:
- effettuando trattamenti con insetticidi specifici.