Peronospora del girasole (Plasmopara helianthi) – identificazione e controllo

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Peronospora del girasole, Plasmopara helianthi è apparso nelle colture di girasole alla fine del diciannovesimo secolo in Nord America. È arrivato in Europa nel 1940 e da allora si è diffuso a tutte le colture causando danni fino al 60%, a seconda delle condizioni climatiche. 

Sintomi

I primi sintomi si osservano nelle giovani piante, che compaiono da semi infetti. Rimangono nani, con un’altezza massima di 25-30 cm e internodi corti. Ha foglie piccole, scolorite, rugose e radici poco sviluppate. Sulla faccia superiore delle foglie compaiono ampie zone gialle, davanti alle quali sulla faccia inferiore delle foglie a partire dal peduncolo della foglia, lungo le nervature principali, e tra le nervature, una peluria bianca. 

Le piante possono formare un piccolo capolino, di 1-5 cm di diametro, ma non fioriscono e non fanno semi. Le piante mature infette mostrano successivamente delle macchie gialle sulle foglie, vicino alle nervature, zone che diventano marroni in breve tempo. Davanti a loro, sul lato inferiore delle foglie appare una peluria bianca di micelio. 

Le piante infette formano in seguito capitulum più piccoli. Fioriscono prima delle piante sane e talvolta possono dare frutti, ma i semi vengono infettati senza mostrare alcun sintomo visibile.

Nei tessuti necrotici, sulle foglie mature, compaiono spore sferiche di resistenza, di colore giallo dorato, fornito da una spessa membrana. L’agente patogeno attacca anche altre piante della famiglia Compositae.

Agente patogeno

L’agente patogeno è Plasmopara helianthi. Il fungo si trasmette da un anno all’altro attraverso il micelio parassita dai semi infetti e le spore lasciate nel terreno nei detriti vegetali. Non essendo praticata la monocoltura di girasole, la principale fonte di infezione nell’anno successivo sono i semi infetti. 

Prevenzione e controllo

Poiché la peronospora del girasole si trasmette attraverso i semi, questi devono provenire da lotti di semi, dove il fungo non era presente. Sulle terre dove è stata riscontrata la presenza del patogeno, il girasole non tornerà se non dopo 7-8 anni. La raccolta del girasole verrà effettuata nel momento ottimale, per evitare di scuotere i semi e quindi la comparsa di nuove piante infette nel prossimo anno, che potrebbero essere una fonte primaria di infezioni. Il metodo più efficiente è la coltivazione di varietà resistenti. 

Prima della coltivazione, si consiglia di trattare i semi con fungicidi specifici.

Durante la stagione vegetativa vengono effettuati trattamenti con fungicidi specifici.

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