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Periodo di dormienza delle piante d’appartamento
Il periodo di dormienza rappresenta quella fase del ciclo annuale delle piante, in cui la loro attività metabolica è minima. Questo periodo varia a seconda della specie, ma in genere dura 2-3 mesi o più, durante i quali le condizioni ambientali devono essere diverse da quelle necessarie durante il periodo di crescita vegetativa.
Nel caso delle piante d’appartamento, esistono due tipi di dormienza:
- il periodo di dormienza profonda – la parte aerea delle piante dissecca totalmente o parzialmente;
Un esempio rilevante di una specie che va in profonda dormienza è la calla (Zantedeschia). Nasce in una zona dell’Africa dove la stagione secca si alterna a quella delle piogge. In condizioni di appartamento, dopo il periodo di fioritura, la pianta si prepara alla dormienza e le foglie iniziano ad appassire. Nel substrato rimane il rizoma che ne assicura la sopravvivenza fino al nuovo ingresso nel periodo vegetativo.
Altri esempi di specie a dormienza profonda: Begonia x tuberhybrida, Hippeastrum, ecc.
- il periodo di dormienza relativa – la parte aerea non si secca, ma il tasso di crescita delle piante è minimo durante questo periodo.
Esempi di specie che entrano in relativo riposo dormiente: Pelargonium, Camelia, piante d’appartamento che decorano con le loro foglie, ecc.
Durante la stagione fredda, l’intensità della luce diminuisce naturalmente e, di conseguenza, l’attività metabolica nella maggior parte delle specie viene rallentata.
In questo modo si riduce lo sviluppo vegetativo (sia nel caso di piante decorative con fiori che nel caso di piante con sole foglie). Per questo motivo si consiglia di apportare modifiche agli altri fattori (temperatura e umidità) e correlarsi con il fattore luce.
Ad esempio, se la pianta viene tenuta durante il periodo freddo in una stanza dove la luce penetra pochissimo, è consigliabile abbassare di qualche grado la temperatura. Le annaffiature devono essere ridotte, a seconda delle esigenze di dormienza della specie. Se invece le piante vengono conservate durante l’inverno in locali riscaldati, si consiglia di posizionarle nelle zone che ricevono più luce. L’irrigazione deve essere effettuata regolarmente, a seconda delle loro esigenze, in modo che i tre fattori principali siano in equilibrio.
Ogni specie ha esigenze diverse per quanto riguarda la temperatura durante il periodo di dormienza. Ad esempio, alcune piante preferiscono temperature medie di 10 – 12 ℃ (ficus, ibisco). Altri hanno bisogno di temperature molto più basse, 5-7 ℃ (oleandri).
Con l’aumento del numero di ore di luce giornaliere e implicitamente dell’intensità luminosa, le piante tenute in ambienti più bui possono essere collocate in locali ben illuminati, con temperature leggermente più alte e le annaffiature possono diventare più frequenti. Solitamente, quando le piante escono dalla dormienza, si sviluppano nuove crescite vegetative. Successivamente, può essere somministrata la prima fecondazione.
Quando le piante sono spostate da una stanza fresca ad un’altra con temperature più elevate, si consiglia di acclimatare le piante, cioè di adattarsi gradualmente al nuovo ambiente, aumentando gradualmente la temperatura, la luce e l’umidità del substrato.
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