Nottua del cavolfiore (Mamestra brassicae) – gestione dei parassiti

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La nottua del cavolfiore, Mamestra brassicae, è una specie diffusa in Asia, America ed Europa.

Descrizione. L’adulto ha un’apertura alare di 40-45 mm di lunghezza. Le ali anteriori sono di colore bruno-grigio, con linee trasversali più scure e macchie bianche a forma di rene. L’uovo è di colore grigio-verde, con striature longitudinali e una fascia marrone, circolare, disposta al centro. La larva è di colore variabile, dal grigio-marrone al verde, con testa e protorace neri.

Biologia. Generalmente produce due generazioni all’anno e sverna allo stadio di crisalide nel terreno. La prima generazione si sviluppa nei mesi di maggio-luglio. Le farfalle della generazione autunnale compaiono fino alla fine di maggio e volano di notte, mentre durante il giorno rimangono nascoste nella pagina inferiore delle foglie. A luglio, pochi giorni dopo la loro comparsa, avviene l’accoppiamento, e la deposizione delle uova, da cui si sviluppa la prima generazione.

Questo periodo dura 15-25 giorni, le uova vengono deposte la sera e la notte a gruppi di 20-100, sulla pagina inferiore delle foglie. Il periodo di incubazione dura 10-14 giorni dopo i quali le larve si schiudono. Durante il giorno le larve si siedono sulla pagina inferiore delle foglie e di notte si nutrono delle foglie (lasciando intatte solo le nervature principali). A luglio, dopo l’ultima muta, le larve scendono nel terreno, dove si trasformano in pupe. Lo stadio di pupa dura 10-12 giorni, dopodiché compaiono gli adulti. La prima generazione di farfalle compare verso la fine di luglio, e dopo 1-3 giorni avviene l’accoppiamento e la deposizione delle uova. Il ciclo si ripete come nel caso della prima generazione, fino a settembre, quando le larve scendono nel terreno fino a una profondità di 8-15 cm, dove costruiscono camere pupali all’interno delle quali si trasformano in pupe, fase in cui svernano.

PIANTE ATTACCATE E DANNI

La nottua del cavolfiore è un parassita polifago, che attacca cavoli, cavolfiori, colture di cavolo rapa e altre crocifere coltivate e spontanee. Quando compaiono, i bruchi si trovano sul lato inferiore delle foglie che consumano. Nelle ultime fasi praticano buchi nelle foglie e scavano gallerie nel cavolo. Le piante di cavolo attaccate marciscono a causa dell’attacco delle larve e dei loro escrementi, che favoriscono lo sviluppo di vari agenti patogeni. Le larve della prima generazione attaccano il cavolo dell’inizio dell’estate e le larve della seconda generazione, il cavolo dell’autunno, causano i danni maggiori. L’attacco avviene, soprattutto di notte.

Controllo. Gran parte delle pupe nel terreno possono essere distrutte attraverso un’aratura autunnale profonda. Nella lotta contro questo parassita i migliori risultati si ottengono applicando trattamenti chimici contro le giovani larve perché quelle più vecchie sono più resistenti agli insetticidi.

I trattamenti chimici vanno effettuati con insetticidi specifici.

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