Melissa – come piantare, coltivare e raccogliere

Melissa - come piantare, coltivare e raccogliere

La melissa (Melissa officinalis) con foglie verdi ed essiccate viene utilizzata per condire e insaporire una vasta gamma di piatti e per fare liquori. La pianta contiene olii essenziali, idrocarburi terpenici (pino, limone, ocimene), tannini, mucillagini, carboidrati, sostanze amare, sali minerali di ferro, alluminio e potassio, che ne determinano l’impiego nell’industria alimentare, farmaceutica, profumeria, cosmetica. 

Le foglie hanno usi terapeutici, agendo come antisettico, carminativo, sedativo, cicatrizzante, antirachitico. La melissa è nota per il suo potente effetto insetticida sulle falene. È una pregiata pianta del miele e ha un aspetto decorativo attraverso il porto e i fiori. 

Origine e diffusione

La melissa è originaria dell’Europa meridionale. È conosciuto nella cultura antica, apprezzato da Greci e Romani come miele e pianta aromatica.

Nel X secolo era coltivato in Spagna, da dove si diffuse in altri paesi europei. Attualmente è ampiamente coltivato nella regione mediterranea dell’Europa (Francia, Italia, Spagna) e in Asia.

Caratteristiche botaniche

È una pianta perenne, che presenta nel terreno un rizoma orizzontale, con numerose radici avventizie. Il fusto è orlato, ramificato, alto 60-120 cm, eretto, talvolta strisciante, leggermente pubescente.

Le foglie sono ovate, hanno una punta opaca, margini seghettati, sono pubescenti, con profumo gradevole e sapore leggermente amarognolo. I fiori bianchi o rossastri sono raggruppati in infiorescenze a spirale e sbocciano da giugno a fine agosto.

I frutti, impropriamente chiamati semi, sono noci ovoidali, lisce, castagne, di piccole dimensioni. La facoltà di germinazione è piccola e dura 2-3 anni. Le piante germogliano sodo, dopo 20-30 giorni dalla semina.

Requisiti ecologici

La melissa è una pianta sensibile alle basse temperature, che da buoni risultati nelle regioni con inverni miti. Ha elevate esigenze di luce, l’ombreggiatura influisce sullo sviluppo della pianta e sull’accumulo di oli essenziali. Richiede terreni leggeri, sabbioso-argillosi, esposti al sole, senza eccessiva umidità e non troppo fertili, perché l’humus in eccesso riduce il contenuto in oli essenziali.

Coltivazione

Le colture possono essere stabilite per seme e vegetativamente, dividendo i cespugli. La semina diretta in campo si effettua in aprile, a file distanziate di 40-50 cm l’una dall’altra.

Per la separazione dei cespugli sono adatti quelli di 3-5 anni, che in autunno o primavera, vengono staccati dal terreno, tagliati e falciati per essere seminati.

Cura

I lavori di cura consistono in calpestare e diserbo per distruggere le erbacce, diradare le piante a 20-30 cm per fila, annaffiare nei periodi di siccità e fertilizzare con fertilizzanti chimici, subito dopo la raccolta delle foglie.

Raccolta

La prima raccolta si effettua a giugno, all’inizio della fioritura, tagliando gli steli, dai quali poi si rompono le foglie, che vengono essiccate subito all’ombra per evitare l’annerimento delle foglie e la volatilizzazione degli olii essenziali. L’essiccazione artificiale avviene a temperature di 30°C.

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