Marciume dell’orecchio e dello stello (Diplodia zeae) – identificazione e controllo
Il marciume dell’orecchio e dello stello, Diplodia zeae, è molto comune e dannoso negli Stati Uniti, in Africa, in Australia e in alcuni paesi europei.
Sintomi
La malattia compare sugli steli, dove si osserva una colorazione giallo-verdastra degli internodi inferiori, che, in breve tempo, virano al marrone e diventano spugnosi, friabili. Il midollo dei fusti si scolorisce, si decompone e rimangono evidenti solo i vasi principali. Le foglie delle piante malate hanno un colore verde-grigiastro e sulle guaine delle foglie compaiono macchie rosso-viola o marrone scuro. Gli steli si rompono facilmente.
Le pannocchie infette hanno bucce biancastre scolorite. Nel caso di infezioni precoci, le pannocchie rimangono piccole, hanno bucce attaccate l’una all’altra e acquisiscono un colore grigio-brunastro. Successivamente, sulle piante infette si osserva solo un micelio biancastro e poco sviluppato, che penetra nel rachide delle pannocchie.
Il marciume dell’orecchio e dello stello resiste da un anno all’altro sotto forma di micelio di resistenza o per spore, nei detriti vegetali. Le spore rimangono vitali per 2-3 anni. Le spore formate sulle prime foglie basali sono portate dal vento e germoglieranno nell’acqua che ristagna dopo le piogge tra bucce e pannocchie. La malattia si manifesta solo se le piante sono sensibilizzate, a causa dell’eccessiva applicazione di fertilizzanti a base di azoto. Le piante attaccate dalla piralide (ostrinia) o quelle con ferite meccaniche sono più frequentemente invase da questo fungo.
Prevenzione e controllo
Saranno rispettate le misure di quarantena per evitare l’introduzione nel paese di questo patogeno particolarmente pericoloso. Per evitare l’insediamento di agenti patogeni del suolo, si consiglia di trattare i semi con fungicidi specifici.