Maggiorana – come piantare, coltivare e raccogliere

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La maggiorana (Origanum majorana) è originaria del Mediterraneo orientale e della Turchia meridionale. 

La maggiorana può essere facilmente confusa con l’origano, essendo le due specie dello stesso genere. Il nome scientifico della maggiorana è Origanum majorana (sinonimo Majorana hortensis) e l’origano è chiamato Origanum vulgare, essendo un’altra specie. Anche se le piante hanno molte caratteristiche simili, la maggiorana ha un aroma più delicato e dolce rispetto all’origano.

Uso

La maggiorana è usata come pianta aromatica e speziata, per il suo alto contenuto di oli essenziali. È meno conosciuto e utilizzato nella cucina locale, essendo più popolare nei piatti italiani. 

Caratteristiche botaniche

La maggiorana è una pianta perenne nei paesi con inverni miti. Forma una cresta orizzontale nel terreno, da cui partono i sottili fusti, provvisti di forcine. Le foglie sono piccole, ovali, ricoperte di peli fini. I fiori sono rosa-viola e compaiono in estate, in luglio-agosto.

Requisiti ecologici

Questa specie non resiste alle basse temperature invernali. Per una crescita ottimale, non preferisce che le temperature scendano sotto i 15℃. Richiede la semina in luoghi soleggiati, in suoli temperati, ben drenati, con pH leggermente acido, tendente al neutro. L’acqua viene applicata durante i periodi di siccita, il fabbisogno idrico e moderato.

Coltivazione

La maggiorana può essere coltivata per semina diretta, piantando talee radicate, dividendo le radici o anche potando.

L’impianto della coltura mediante semina o altri metodi può essere effettuato nei giardini dopo che è passato il pericolo di gelate tardive (aprile-maggio). Le piantine possono essere prodotte anche in solarium o piantine, iniziando 6-8 settimane prima di piantare all’esterno. La maggiorana viene coltivata con successo anche in vaso. Per una germinazione ottimale, la temperatura viene mantenuta a 15-20℃ e il substrato umido.

Per propagazione per talea si possono raccogliere quando i fusti presentano una parte basale leggermente legnosa. Si asportano le talee di potatura della porzione del fusto, lunghe 15-20 cm, si asportano le foglie basali e si radicano in un substrato bonificato. La comparsa di nuove crescite sono segni che le talee sono radicate e dopo un periodo di fortificazione possono essere trapiantate in vasi più grandi o in giardino. 

Dato che questa specie forma nel terreno rizomi orizzontali, è possibile praticare la moltiplicazione per divisione, quando le piante sono sufficientemente mature e fortificate. 

Nel caso di margotta, quando gli steli sono abbastanza lunghi, possono essere piegati e fissati nel terreno, in modo che sulla porzione interrata si formino delle radici.

In giardino, la maggiorana può essere trapiantata in file distanti 40 cm e 30 cm tra le piante, una alla volta.

Cura

I lavori di cura consistono nella lotta contro le erbacce, nell’irrigazione del raccolto durante la siccità e nella lotta contro malattie e parassiti. A seconda dello stato di fornitura del suolo/substrato, i fertilizzanti possono essere applicati durante la crescita ma anche dopo il taglio delle piante, al momento del raccolto.

Durante il periodo di crescita attiva delle piante, si possono eseguire talee degli steli o pizzicamento delle punte di crescita, in modo che la pianta si ramifichi.

Malattie e parassiti

Le piante possono presentare sintomi di marciume in casi di eccessiva umidità alle radici e per questo motivo si sconsiglia di annaffiare con troppa acqua. Sulle foglie possono essere visti sintomi di tripidi, mosche bianche, afidi o acari, nel qual caso vengono applicati prodotti di controllo approvati. Se l’attacco è ridotto, le aree colpite possono essere tagliate per rimuovere i parassiti.

Raccolta e conservazione

La maggiorana può essere raccolta in qualsiasi momento, sono necessarie le sue parti edibili e prima della fioritura si tagliano le piante a pochi cm dalla superficie del substrato. Si possono fare diversi raccolti all’anno.

Le foglie e i germogli possono essere consumati freschi o essiccati. I gambi possono essere raccolti completamente ed essiccati legati in grappoli e dopo l’essiccazione in luoghi ben ventilati, le piante vengono conservate in luoghi con bassa umidità. Per beneficiare di un aroma più forte, le foglie vengono schiacciate appena prima dell’uso.

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