Guida generale per la fertilizzazione degli ortaggi

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L’impostazione di un piano tecnologico per la fertilizzazione delle colture orticole comporta alcuni processi tecnologici che devono essere presi in considerazione per ottenere un raccolto sano con una maggiore resa produttiva. Avvengono prima della coltivazione della coltura ma anche durante le fasi fenologiche delle piante.

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  • Scelta del terreno (spazio aperto o ambiente protetto);
  • Pulizia del terreno dai residui vegetali della coltura precedente;
  • Conoscere le proprietà del suolo (tessitura e struttura del suolo). Questi possono essere scoperti a seguito di analisi pedologiche del suolo;
  • Opere agrotecniche, opere specifiche che precedono l’effettivo impianto delle colture orticole, sia in spazi protetti che in pieno campo;
  • Disinfezione del suolo con prodotti specifici, utilizzando metodi ecologici o convenzionali.

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Fertilizzare gli ortaggi – Classificazione
  • Concimazione di base con fertilizzanti specifici (organici, organo-minerali, minerali);
  • Fertilizzazione localizzata;
  • Fertilizzazione scaglionata.
FERTILIZZAZIONE DI BASE
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Insieme alla preparazione del terreno, sotto il solco possono essere applicati fertilizzanti di base. Possono essere concimi organici (letame ben decomposto – terriccio) o minerali tipo NPK + microelementi.

Le quantità di concime da applicare variano a seconda delle caratteristiche del suolo, delle piante da coltivare e della rotazione delle colture. Il consumo dal punto di vista nutrizionale varia a seconda delle esigenze nutrizionali delle piante.

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FERTILIZZAZIONE LOCALIZZATA

Questa può essere effettuata contestualmente alla semina oppure può avvenire al momento della messa a dimora delle piantine che hanno raggiunto la giusta forma e dimensione (3-4 foglie vere). Possono essere utilizzati concimi specifici idrosolubili o concimi di tipo NPK + microelementi.

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FERTILIZZAZIONE SCAGLIATA

È il metodo più utilizzato per la nutrizione delle piante. Questo avviene in tutte le fasi dell’accrescimento vegetativo, dalla formazione dell’apparato radicale, alla crescita e sviluppo della chioma, alla formazione dei frutti e alla loro maturazione. La fenofase di maturazione dei frutti è un momento critico in cui possono manifestarsi vari sintomi di carenze nutrizionali. Le carenze possono essere di Calcio, ma anche di Potassio, elementi essenziali nella formazione e maturazione dei frutti.

A seconda dello stadio di sviluppo, le piante hanno esigenze diverse in termini di nutrienti e acqua.

Stadio I – Starter
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La fase di avviamento della concimazione avviene contestualmente all’irrigazione che viene applicata attraverso la fascia gocciolante con fori gocciolanti predisposti o con tubo gocciolante. All’inizio di questa fase, le piante generalmente necessitano di una maggiore quantità di Fosforo, Calcio e Potassio.

Fosforo (P) – aiuta la formazione dell’apparato radicale, assicura la resistenza delle piante a condizioni di stress fisiologico.

Potassio (K) – influenza direttamente la qualità e la quantità del raccolto.

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Stadio II – Fioritura e allegagione

Nella fase di fioritura e allegagione si utilizzano fertilizzanti contenenti N, K, Mg, Ca e B.

  • L’azoto ha un ruolo particolarmente importante:
  1. è direttamente coinvolto nella composizione chimica di alcuni acidi, proteine, vitamine, enzimi, ecc.;
  2. a livello chimico ha un ruolo importante nella formazione e divisione cellulare;
  3. assicura vigore ed energia alle piante;
  4. è direttamente coinvolto nella crescita e nello sviluppo della pianta.
  • Il boro aiuta nel processo di fecondazione dei fiori.
  • Il magnesio aiuta nel processo di fotosintesi, essendo un catione molto importante.

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Stadio III – Crescita vegetativa e formazione dei frutti
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In questa fase di crescita vegetativa possono essere utilizzati fertilizzanti idrosolubili con una maggiore concentrazione di N, K e Ca. Questa fase rappresenta un momento critico in cui le piante necessitano di una maggiore quantità di N per sostenere la crescita vegetativa, e anche i frutti che iniziano a formarsi.

Si può utilizzare anche un concime di tipo NPK con pari quantità di elementi nutritivi, ad esempio: 20-20-20. Viene applicato in funzione dell’apporto nutritivo, che dipende dalla qualità del suolo, dalla sua capacità di lisciviazione o dalla qualità dell’acqua di irrigazione.

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Stadio IV – Maturazione dei frutti
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In questa fase fenologica è necessario applicare fertilizzanti con una maggiore concentrazione di K per indurre la maturazione, la colorazione, ma anche l’assimilazione dei carboidrati nel frutto. Si raccomanda di includere microelementi come Ca in questa fase di crescita vegetativa. Il calcio è un elemento importante che previene varie carenze e, quindi, la qualità e la quantità del raccolto ne risentiranno positivamente. I fertilizzanti di tipo NPK con maggiori concentrazioni di potassio possono essere applicati prima dell’inizio della pigmentazione dei frutti.

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Inoltre:
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  • La concimazione fogliare può essere effettuata contemporaneamente alla concimazione radicale. Ciò costituisce un ulteriore aiuto nell’integrazione delle sostanze nutritive necessarie, avendo un ruolo essenziale nella qualità del raccolto;
  • I concimi fogliari possono essere applicati sia tramite microirrigatori, sia mediante attrezzature irroratrici;
  • I fertilizzanti fogliari forniscono una percentuale del 15-20% del fabbisogno totale di nutrienti di alcune colture. La concimazione per fertirrigazione è la più importante in questo processo che assicura le quantità nutritive necessarie alle piante orticole;
  • Per ottenere raccolti di alta qualità, si consiglia di applicare fertilizzanti radicali contemporaneamente a fertilizzanti fogliari;
  • Nella concimazione delle colture orticole possono essere introdotte altre sostanze come i biostimolatori che favoriscono la crescita e la fruttificazione, o gli inoculi con funghi micorrizici. Rappresentano un’alternativa ai trattamenti chimici, contribuendo a limitare lo stress della pianta agendo su alcuni fitormoni (citochinine, auxine, gibberelline, ecc.).
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