Funghi dell’olmo, informazioni sulla tecnologia di coltivazione
Il fungo dell’olmo (Flammulina velutipes) è un fungo che cresce su fusti decidui in colline e pianure. Viene coltivato per il gusto gradevole che conferisce alle preparazioni culinarie. In molti paesi e coltivato in un sistema industriale intensivo, il Giappone detiene il primato con l’80% della produzione mondiale e Taiwan con il 10%.
In Giappone, il fungo dell’olmo è noto da molto tempo e in Europa è apparso solo dopo il 1925. Studi più approfonditi sulla tecnologia della coltura sono stati effettuati dopo il 1965.
Particolarita botaniche
La forma del cappello è globosa, poi convessa e piatta a maturità. Il colore della cuticola è giallo al bordo, verso il centro bruno-arancio, scurisce con l’età, diventa bruno con sfumature aranciate. All’inizio le lamelle sono bianche, poi diventano marrone-gialle con l’età. Il gambo è lungo 5-17 cm, con uno spessore di 0,3-0,5 cm, che si restringe verso l’alto man mano che il gambo si allunga.
Requisiti ecologici
Il carpoforo si sviluppa ad una temperatura di 15-16ºC. La dimensione del tappo dipende dalla concentrazione di CO2 che deve essere inferiore allo 0,06%.
Coltivazione
E simile ad altre specie di funghi ed è particolarmente accessibile ai coltivatori privati.
Il terreno di coltura e letame equino con l’aggiunta di paglia di frumento (12-15%). Il sottofondo viene posato in strati piani, posti in 16-18 cm di spessore, o in sacchi di polietilene (diametro 50 cm e altezza 30-35 cm).
Per l’incubazione, la temperatura è di 20ºC e per la fruttificazione 10-20ºC.
Il periodo di raccolta è di 40-45 giorni dalla comparsa dei primi funghi. La resa ottenuta ammonta al 18-27% del peso del substrato nutritivo.