Filossera della vite – gestione dei parassiti

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La filossera della vite (Daktulosphaira vitifoliae) è un parassita che si trova principalmente nei vigneti. Ha 4 forme, che si differenziano per caratteristiche morfologiche distinte. Solo due sono importanti: la fillossera radicale (che attacca le radici) – una forma molto pericolosa e la fillossera fogliare (una forma che attacca le foglie).

Nel caso della forma fogliare, sulla pagina inferiore delle foglie compaiono galle di forma irregolare. Il loro colore è dapprima giallo-verde, poi virano al bruno-fulvo. In seguito all’attacco, il metabolismo delle foglie si riduce, provocando una maturazione incompleta del legno del tralcio.

La forma radicale provoca nodosità e tuberosità sulle radici. Le piante attaccate si indeboliscono, seccandosi in 5-10 anni.

BIOLOGIA ED ECOLOGIA

La specie è polivoltina, ea seconda del luogo in cui si sviluppa, su vite americana o europea, la fillossera ha due cicli biologici: uno completo (con le 4 forme) ed uno evolutivo incompleto (solo la forma radicale).

Il ciclo completo. La fillossera sverna allo stadio di uovo (uova deposte in autunno) nelle fessure della corteccia di ceppi o viticci. Da lì, in primavera, nasce la regina. Le larve migrano dai fusti alla pagina superiore delle foglie dove si nutrono pungendo e succhiando il liquido intracellulare. In seguito all’attacco, in corrispondenza delle punture, per l’azione irritante della saliva, sulla parte inferiore dell’arto, compaiono delle galle. Hanno le dimensioni di un pisello, dapprima giallo-verdi, poi bruno-fulvo.

Ciclo incompleto. In un anno si evolvono 5-7 generazioni, che alla maturità depongono 40-100 uova non fecondate. Dopo 8-12 giorni compaiono le larve, il cui sviluppo dura 20-30 giorni. L’ultima generazione sverna sulle radici. Svernano come larve di età diverse sugli organi sotterranei, fino a una profondità di 40 cm, emergendo in superficie quando la temperatura del suolo è di 10º C.

Danno. La fillossera attacca varie specie del genere Vitis, sia coltivate che spontanee. Molte varietà europee sono molto sensibili all’attacco della forma radicale. La vite americana, tuttavia, mostra un’elevata resistenza all’attacco. Questi parassiti pungono e succhiano il liquido intracellulare. Sulle radici attaccate compaiono caratteristiche deformazioni, chiamate noduli e tuberosità. I noduli si formano sulle radici più spesse, i tessuti si rompono, quindi vari funghi e batteri possono penetrare. Questo può successivamente contribuire al marciume radicale.

Le viti attaccate hanno foglie ingiallite, sono deboli, non si sviluppano, producono sempre meno frutti, e in 5-10 anni disseccano.

GESTIONE DEI PARASSITI

Prevenzione della fillossera – forma radice. Il metodo più efficace per prevenire l’attacco di questo parassita è l’innesto di vitigni europei su robusti portainnesti americani. Un altro metodo (preventivo) è l’uso di portainnesti tolleranti. L’allevamento del parassita è favorito dalla coltivazione della vite su terreni argillosi e franco-sabbiosi ed è sfavorito dalla coltivazione su terreni sabbiosi.

Controllo della fillossera – forma fogliare. Si controlla applicando trattamenti insetticidi specifici per il controllo degli afidi. Il momento ottimale per applicarle è in primavera, nell’intervallo tra il germogliamento e la germogliazione delle prime 2-3 foglie.

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