Edera, cura e coltivazione delle piante

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L’Hedera helix o edera è una pianta ricadente e strisciante della famiglia delle Araliaceae, originaria dell’Europa e dell’Asia occidentale. Le sue numerose varietà sono apprezzate per il loro valore decorativo, sia all’esterno (su recinzioni, muri, tronchi d’albero) che all’interno (in vasi sospesi). Presenta fusti lunghi ed elastici, dotati di radici aeree con le quali si aggrappano a vari supporti. Ha disposizione fogliare alternata, hanno dimensioni fino a 5-10 cm di lunghezza e possono essere palmate o cordate, con pigmentazione diversa a seconda della varietà. I fiori compaiono a fine estate-inizio autunno e sono piccole ombrelle di colore giallo-verde. I frutti possono essere di colore scuro, viola o arancione e sono tossici per l’uomo. Ha una longevità che può raggiungere i 3 o 6 anni in vaso e può raggiungere i 2 m di lunghezza.

VARIETÀ

Le varietà con foglie piccole sono preferibili per essere collocate all’interno. Tra questi, i più comuni sono:

  • Hedera helix Ranuncolo con foglie larghe, lobate, di colore giallo.
  • Hedera helix Eva ha foglie grigie, con bordi bianchi, divise in 3 lobi.
  • Hedera helix Glacier, con foglie piccole, superficialmente lobate, pigmentate di grigio-argento e con bordi bianchi.
  • Hedera helix Goldchild ha bordi fogliari larghi e gialli. Le foglie invecchiate sono grigio-verdastre, con sfumature giallo pallido.
  • Hedera helix Luzii, con foglie verde chiaro e macchie scure.
  • Hedera helix Sagittaefolia ha foglie strette, trilobate, di colore verde scuro.
  • Hedera helix White Knight si distingue per le sue foglie bianche con bordi verdi.

Luce. Predilige luoghi semi ombreggiati e gradisce sia la luce naturale che quella artificiale. Durante l’estate le piante da appartamento possono essere tenute all’aperto, in luogo ombreggiato, al riparo dai raggi solari.

Temperatura. Cresce in modo ottimale a temperature di 18° C e può sopportare temperature minime fino a 0° C. In inverno si consiglia di mantenerla a temperature di 8-10° C, massime 15° C.

Umidità. L’edera necessita di elevata umidità atmosferica, quindi si consiglia di spruzzare settimanalmente le sue foglie con acqua.

Substrato. Deve essere leggero, ricco di sostanze nutritive e deve consentire un buon drenaggio dell’acqua. Può essere costituito da terriccio di foglie, terra da giardino e torba in parti uguali. Per migliorare il drenaggio è possibile posizionare uno strato di ghiaia alla base del vaso.

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Irrigazione. Sia le piante in vaso che quelle da esterno dovrebbero essere annaffiate settimanalmente durante la stagione di crescita vegetativa. In inverno è opportuno ridurre la frequenza delle annaffiature, aggiungendo acqua solo quando il substrato risulta asciutto in superficie.

Fertilizzante. Durante il periodo di ripresa vegetativa, marzo-settembre, si consiglia di somministrare un apposito concime liquido per piante verdi.

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Rinvaso. Dovrebbe essere fatto una volta ogni due anni, in primavera. Le piante in vaso possono essere trapiantate in qualsiasi periodo dell’anno, in un vaso leggermente più grande.

Potatura. Ogni anno, nel mese di marzo, si consiglia di tagliare i fusti a metà.

Propagazione. L’edera viene solitamente propagata attraverso talee di fusto, che vengono tagliate in primavera o in autunno. È preferibile scegliere talee giovani, lunghe 8-12 cm.

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Parassiti. Durante le estati secche e molto calde, l’edera è suscettibile agli attacchi degli acari. Anche gli afidi lanosi delle mele e il lecanio dei frutti europei possono infettare la pianta.

INOLTRE:
  • in vaso l’edera fiorisce molto raramente.
  • puoi posizionarla anche insieme ad altre piante, in un vaso più ampio.
  • se il substrato è troppo umido e in caso di forte caldo, le radici potrebbero marcire, e l’edera ne risentirà in modo irreversibile.
  • durante il periodo di dormienza vegetativa, in inverno, non va somministrato alcun concime.
  • le foglie vanno spolverate regolarmente con un panno umido.
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