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Come sbarazzarsi degli armadilli

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L’armadillo è un mammifero placentare, appartenente all’ordine Cingulata, riconoscibile dallo scudo coriaceo che gli ricopre il dorso e dai lunghi artigli, particolarmente adatti a scavare. Può essere trovato solo sul territorio delle Americhe. Sono note quasi 21 specie esistenti di armadillo, adattate a vari habitat. Non sono animali pericolosi per l’uomo e quando si sentono minacciati si rannicchiano in una forma sferica.

SEGNI DELLA PRESENZA DI UN ARMADILLO

Per poter scegliere il metodo di rimozione ottimale, si consiglia di individuare le zone che l’armadillo frequenta e il tipo di danno che produce. Tra i danni che può arrecare ad un determinato immobile ricordiamo:

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  • Scavare buche nel prato/tappeto erboso;
  • Scavo di gallerie sotto varie strutture, sotto la pavimentazione, sotto cumuli di detriti vegetali, ecc.
  • Creazione di crepe/fessure nei marciapiedi, nei vicoli o nelle fondamenta degli edifici, a seguito di scavi.
  • Rimozione delle piante/piantine dal terreno;
  • Danni ai tubi e ai cavi sotterranei.

L’armadillo entra in una certa proprietà in cerca di cibo e riparo, ma poiché la maggior parte del cibo che preferisce si trova sotto terra, la sua rimozione completa è quasi impossibile. Tuttavia, ci sono una serie di misure che possono essere prese, in modo che il rispettivo spazio non li attragga in modo speciale.

Tra le misure applicabili ricordiamo:

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  • Rimozione di luoghi che possono offrire loro riparo, come cataste di legna, alcuni cespugli e arbusti. L’armadillo preferisce fare il suo nascondiglio in aree coperte, e quindi, rimuovendole, l’armadillo sarà meno incline ad entrare nel rispettivo perimetro.
  • Rimuovere i frutti caduti che potrebbero attirarli.

Pertanto, dopo aver osservato le abitudini dell’armadillo, si consiglia di scegliere il metodo appropriato, a seconda della situazione. Affinché la loro rimozione abbia un alto grado di efficacia, è opportuno utilizzare più metodi (repellenti, trappole).

UTILIZZO DI TRAPPOLE

Si consiglia di utilizzare trappole quando si desidera rimuovere un armadillo che ha trovato rifugio in una determinata proprietà. L’uso delle trappole è un metodo semplice se vengono posizionate nel posto giusto. L’armadillo utilizza gli stessi percorsi durante lo scavo, quindi il loro comportamento è molto prevedibile.

Consigli generali su come posizionare una trappola:

armadillo
  • Si consiglia di posizionare la trappola di notte, davanti all’ingresso del nascondiglio;
  • Posiziona la trappola lungo muri o recinzioni, il più vicino possibile a dove hanno causato il danno;
  • Si consiglia di creare una “V” utilizzando assi di legno per guidare l’armadillo verso l’ingresso della trappola.

L’armadillo è un animale che ha certe abitudini fisse, con una vista poco sviluppata e che dipende da certi specifici percorsi di viaggio, che lo guidano da e verso la tana. Pertanto, è importante cercare di identificare la tana e le rotte di viaggio vicine.

Tra i luoghi dove possono essere posizionate le trappole ricordiamo:

  • Sopra l’ingresso della tana;
  • Lungo un muro o un recinto, a poca distanza dall’ingresso della tana;
  • Su un percorso intensamente percorso, segnato dalle sue tracce.

Inoltre:

Se non è possibile identificare la tana dell’armadillo, si consiglia di posizionare la trappola lungo un muro o una recinzione, vicino all’area in cui ha causato danni.

Prodotti consigliati

Leggere attentamente e seguire le istruzioni sull'etichetta di ogni prodotto
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Allo stesso tempo, le esche possono essere posizionate all’interno della trappola. Poiché l’armadillo si nutre raramente in superficie. Non è spesso consigliabile utilizzare esche per non attirare altri animali (ad esempio procioni) nella trappola. Tuttavia, sono stati ottenuti buoni risultati con esche mirate alle preferenze specifiche dell’armadillo, come vermi, larve o cibo avariato. È anche importante ricordare che ogni armadillo è diverso, quindi l’uso di un’esca insieme a una trappola ti aiuterà a determinare se sono efficaci per la popolazione di armadilli nell’area. Oltre alla scelta di un’esca adatta, un aspetto importante è il suo posizionamento all’interno della trappola, per una cattura efficace.

Raccomandazioni generali relative al posizionamento dell’esca:

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  • La distanza tra l’esca e ciascuna porta (quando aperta) deve essere sufficiente per attrarre completamente l’armadillo nella trappola;
  • Per raggiungere l’esca è necessario che l’armadillo faccia scattare il meccanismo (calpestare la piastra metallica);
  • Va posizionato in base al tipo di trappola (con 1 ingresso o 2 ingressi).

Nel caso di trappola ad un solo ingresso, l’esca andrà posizionata verso la sua estremità, proprio dietro l’innesco, il più lontano possibile dalle sue pareti, per evitare che l’armadillo la raggiunga dall’esterno.

Nel caso di trappole con due ingressi, si consiglia di posizionare l’esca dietro l’innesco oppure può essere posizionata nel terreno, proprio sotto l’innesco/trappola, oppure può essere attaccata alla parte superiore della trappola.

Inoltre:

  • L’armadillo può ribaltare la trappola cercando di raggiungere l’esca, quindi si consiglia di appoggiare sopra un peso o un mattone;
  • Si consiglia di posizionare le trappole su una superficie diritta e piana;
  • Se ci si accorge che sono stati catturati altri animali, è consigliabile smettere di usare l’esca e assicurarsi che il suo posizionamento sia adeguato, nelle zone che l’armadillo frequenta;
  • Si consiglia di indossare guanti per evitare di imprimere il proprio profumo sull’esca/trappola, poiché qualsiasi traccia di profumo umano può scoraggiare l’armadillo dall’entrare nella trappola.
POSIZIONARE LA TRAPPOLA

Si consiglia di posizionare la trappola appena prima che escano per nutrirsi. In genere l’armadillo è un animale notturno, ma in inverno, nelle zone a clima più freddo, spesso escono di giorno. Seguire sempre le istruzioni specifiche per la trappola scelta.

MONITORAGGIO DELLE TRAPPOLE

Un aspetto noto degli armadilli è che tendono a scappare dalla trappola dopo un certo tempo, scavando nella parte inferiore o correndo verso le pareti della trappola. Ecco perché, dopo aver posizionato la trappola, è importante monitorare costantemente, per non lasciare l’armadillo catturato per un lungo periodo di tempo.

UN ARMADILLO CATTURATO
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Dopo che l’armadillo è stato catturato, si consiglia di utilizzare guanti protettivi durante la manipolazione della trappola, raccomandando di tenerla a una distanza maggiore dal corpo, per evitare il contatto diretto con l’animale. Lo spostamento in altra zona avverrà nel rispetto delle disposizioni di legge vigenti.

Di norma si consiglia di scegliere un ambiente umido, boscoso, vicino ad uno stagno o ad un fiume. Quando si libera l’armadillo, si consiglia di allontanarsi dalla botola, permettendogli così di uscire lentamente. Inoltre, è consigliabile controllare se la vecchia tana dell’armadillo è vuota, dopodiché può essere riempita di ghiaia per evitare che altri animali la utilizzino come riparo.

L’USO DEI REPELLENTI
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Per tenere l’armadillo lontano dalla proprietà, si consiglia di utilizzare prodotti con azione repellente. Pertanto, dopo aver individuato le zone in cui ha causato danni e determinato le sue abitudini in cantiere, si consiglia di utilizzare un repellente adatto alle proprie esigenze. In generale, ci sono 3 modi per rimuoverli:

  • Rimozione delle fonti alimentari sotterranee;
  • Creare un odore sgradevole nelle loro tane;
  • Spaventandoli usando tattiche diverse.

Oltre all’applicazione periodica di repellenti, sono molto importanti anche alcune misure, in modo che il rispettivo spazio non li attiri nuovamente: rimuovere eventuali accumuli disponibili di detriti vegetali/di legno, cespugli, frutti caduti, ecc.

A seconda del prodotto, i repellenti possono essere liquidi, sotto forma di granuli o polvere. Saranno applicati/utilizzati in conformità con le raccomandazioni del produttore.

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In conclusione, a seconda della situazione, quando si opta per la rimozione di un armadillo, è consigliabile scegliere i metodi ottimali, in conformità con le disposizioni di legge, senza danneggiarlo. Allo stesso tempo, è consigliabile adottare alcune misure (raccolta di detriti vegetali, montaggio di recinzioni protettive) in modo che il rispettivo spazio non li attiri in modo particolare e non ne faciliti il ​​ritorno.

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