Colza, tecniche di coltivazione e raccolta

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La colza (Brassica napus), appartiene alla famiglia delle Cruciferae, genere Brassica. Occupa un posto importante tra le piante coltivate, essendo una ricca fonte di oli vegetali, utilizzati nell’industria alimentare, nell’industria del biodiesel e ha anche un importante valore foraggero. La coltura di colza ha anche alcune caratteristiche particolari: e una buona pianta precursore per colture successive o per i cereali autunnali, reagisce positivamente all’applicazione di fertilizzanti, può essere coltivata in pendio prevenendo l’erosione del suolo, può essere coltivata meccanicamente e è una buona pianta mellifera. 

Ha una radice cardine, che può penetrare nel terreno fino a una profondità di 70-100 cm. Il fusto è ramificato, può raggiungere un’altezza di 1,2-2 m, la ramificazione essendo influenzata dalla densità del raccolto. Le foglie basali sono pennate, con lobi con grandi incisioni, hanno piccioli, mentre le foglie mediane e superiori sono lanceolate, sessili. L’infiorescenza è rappresentata da un racemo. L’impollinazione è entomofila (con l’aiuto degli insetti). Il frutto è rappresentato da una silique e una pianta può sviluppare fino a 800 silique. I semi sono piccoli, rotondi, con superficie irregolare. 

Requisiti ambientali e del suolo

La colza può essere coltivata in zone temperate, caratterizzata da inverni miti, estati fresche e umide. La somma dei gradi di temperatura deve essere 2000-2500°C, per le varietà autunnali e 1500-1800°C, per le varietà primaverili. La colza richiede per la germinazione una temperatura minima di 1-3°C. Nella fase di rosetta, le varietà autunnali possono sopportare temperature invernali di -15/-18°C. Durante il periodo di fioritura, le rime tardive possono influenzare negativamente la coltura. 

Il seme di colza è pretenzioso in termini di umidità. Le zone favorevoli sono quelle in cui cadono annualmente 450-650 mm di precipitazioni. I requisiti massimi per l’acqua sono durante la formazione della rosetta germogliata e la fioritura-frutticoltura. La colza predilige terreni fertili, permeabili e di medio impasto. 

Tecnologia delle colture di colza

Rotazione delle colture

Il seme di colza non è molto pretenzioso rispetto alla pianta precedente. Buoni risultati si ottengono dopo cereali autunnali, patate novelle, piselli, veccia. La colza non dovrebbe essere coltivata dopo girasole e soia, per evitare la diffusione della Sclerotinia sclerotiorum. Può tornare nello stesso campo dopo 3 anni, e in caso di attacco di Sclerotinia può rientrare dopo 7-8 anni. 

Lavori in campo

Dovrebbe essere fatto immediatamente dopo aver rimosso la pianta precursore dal campo. Segue la zappatura ad una profondità di 20-25 cm. 

Il terreno deve essere mantenuto macinato, sciolto e pulito dalle erbacce, utilizzando l’erpice a dischi in combinazione con l’erpice a denti elastici. 

Il letto di semina va preparato con l’ausilio della mietitrebbia, alla profondità di semina. Il terreno deve essere macinato e sistemato al momento della semina.

Semi e semina

I semi devono avere una purezza minima del 97% e una capacità di germinazione di almeno l’85%, essendo indicato l’utilizzo del materiale di piantagione raccolto nello stesso anno. Normalmente, la stagione della semina va dal 1 al 15 settembre. La densità ottimale può variare tra 50-80 piante/mq. La quantità di semi può variare tra 6-10 kg/ha, a seconda dell’umidità e della consistenza del terreno, nonché della preparazione del letto di semina. La profondità di semina e di 2,5-3,5 cm. 

Fertilizzazione

La colza e un grande consumatore di nutrienti e reagisce positivamente all’applicazione di fertilizzanti. Le dosi sono determinate attraverso un’analisi agrochimica del terreno.

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Malattie e parassiti

Le principali malattie che possono manifestarsi nella colza sono la muffa bianca, la peronospora, l’oidio, l’alternaria. Tra i parassiti, i più comuni sono lo scarabeo della colza, lo scarabeo della rapa rossa, la sega della rapa, lo scarabeo delle pulci a stelo di cavolo cappuccio.

Controllo dell’erba

Il controllo delle erbe infestanti è una misura importante per ottenere una produzione di qualità.

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Irrigazione

Per stimolare la crescita delle piante e la formazione della rosetta, fino all’inizio dell’inverno, si consiglia di applicare 300-400 m³ di acqua/ha. IN primavera si possono applicare 400-500 m³ di acqua/ha durante il periodo di intensa crescita e fruttificazione.

Raccolta

Nel caso della coltivazione della colza, la raccolta è un processo che richiede particolari accortezze a causa del facile scuotimento dei semi. Questo può essere fatto meccanicamente, in due fasi o la raccolta diretta può essere effettuata con l’ausilio della mietitrebbia. 

La raccolta in due fasi consiste nel tagliare le piante quando il colore delle silique è giallo, i semi iniziano a diventare marroni e hanno un’umidità del 25-30%. Le piante vengono tagliate con l’aiuto del vindrover e rimangono sulla stoppia alta 20-25 cm fino a quando l’umidità dei semi non diminuisce al 12-14%. Successivamente, vengono trebbiati con l’aiuto della mietitrebbia.

La raccolta diretta è il metodo più utilizzato e si effettua quando le silique acquistano il colore giallo-lilla, i semi sono imbruniti e la loro umidità raggiunge il 16-18%.

Si consiglia di raccogliere al mattino, alla sera o durante la notte.

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