La coltivazione del cetriolo riveste una grande importanza economica, essendo una delle specie più diffuse al mondo. La maggiore richiesta si verifica in autunno quando le varietà di cornichon vengono utilizzate per la conservazione. Sono utilizzati anche in cosmesi, realizzando diverse lozioni e creme per la cura della pelle.

Il cetriolo (Cucumis sativus L) fa parte della famiglia delle Cucurbitacee, una delle più importanti famiglie di ortaggi. Proviene da vari paesi dell’Asia e dell’Africa, rappresentando uno dei più antichi ortaggi coltivati.

È una pianta vegetale che può essere coltivata tutto l’anno sia in aree protette che in pieno campo. Il cetriolo è una pianta erbacea annuale, il suo apparato radicale è poco sviluppato, quindi è difficile per la pianta riprendersi se è ferita. Di conseguenza, il trapianto è più difficile.

Il fusto è strisciante o rampicante, fragile nella prima parte del periodo di crescita vegetativa, lignificato con la maturazione della pianta. Per aumentare il grado di ramificazione e la formazione di un maggior numero di fiori femminili pizzicare il fusto quando le piante sono piccole (4-5 foglie).

FASI CRITICHE DELL’ALIMENTAZIONE DEL CETRIOLO

Durante la stagione vegetativa esistono alcuni periodi critici della nutrizione: sono i momenti in cui, se le piante non hanno a disposizione nutrienti in quantità ottimali, si verificano fenomeni che pregiudicano lo sviluppo e la crescita delle piante, con conseguente scarsa produzione di un punto di vista qualitativo e quantitativo:

• Le prime 6-8 foglie vere (l’elemento più consumato è N);
• L’aspetto dei boccioli di fiori;
• L’inizio della fioritura (le maggiori esigenze in questa fase sono per P e microelementi come B, Cu, Mo);
• L’inizio della maturazione dei frutti (i requisiti maggiori sono per K e B).

IL RUOLO DEI MACRONUTRIENTI NELLA COLTURA DEL CETRIOLO

Azoto

In generale, tutte le colture necessitano di grandi quantità di azoto a causa della sua influenza diretta sul processo di crescita della pianta. Svolge un ruolo nella conservazione e nel trasferimento di informazioni genetiche, ma anche nella sintesi di enzimi e nell’attività enzimatica.

Il consumo di azoto è condizionato durante il periodo di crescita vegetativa da diversi fattori, quali il pH del terreno, la specie, l’età della pianta. L’azoto svolge un ruolo importante nel processo di fotosintesi.

Fosforo

Per le complesse funzioni che svolge all’interno della pianta, non può essere sostituito da nessun altro nutriente. Per un normale sviluppo dell’apparato radicale, del fusto, la formazione dei fiori e la maturazione precoce dei frutti, il fosforo è indispensabile. È responsabile della conservazione dell’energia e del suo trasporto all’interno della cellula.

Potassio

Questo elemento ha un ruolo importante nell’attività stomatica, regolando così il regime idrico delle cellule vegetali. Il potassio stimola indirettamente l’assorbimento dei nutrienti all’interno della pianta. La capacità delle piante di proteggersi da malattie, parassiti e condizioni climatiche è data dall’azione del potassio. Il potassio non influenza solo la resistenza delle piante ma anche la qualità delle colture.

Calcio

La maggior parte del Ca all’interno della pianta si trova nelle pareti cellulari, garantendo la loro elasticità e contribuendo a legare insieme le cellule. La mancanza di questo elemento può causare la caduta dei fiori e il fenomeno di piccole foglie dall’aspetto a coppa.

Magnesio

È un macronutriente molto importante, che agisce durante tutto il periodo di crescita vegetativa, assolvendo a diverse funzioni quali: è il componente centrale della clorofilla che ha un ruolo essenziale nel processo di fotosintesi, è un vettore di fosforo nelle piante ed è è coinvolto nel processo di divisione cellulare.

Zolfo

È un nutriente molto importante nella produzione delle piante perché svolge molte funzioni, quali: agisce nel processo di formazione della clorofilla, ha un ruolo importante nella formazione di proteine, vitamine ed enzimi e aiuta le piante durante il periodo di dormienza.

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IL CONSUMO DI MACRONUTRIENTI DELLA RACCOLTA DEL CETRIOLO

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COME SI MANIFESTANO LE CARENZE DI MACRONUTRIENTI NELLE COLTURE DI CETRIOLO

Carenza di azoto

• Le foglie mature diventano verde pallido e, una volta aumentato il grado di carenza, le foglie diventano clorotiche (uniformemente gialle);
• In caso di grave carenza la pianta ingiallisce completamente;
• Anche il processo di ramificazione diminuisce, risultando in piante di dimensioni ridotte;
• Diminuisce la percentuale di legatura dei fiori;
• La crescita è ritardata;
• I frutti di cetriolo che soffrono di carenza di azoto sono deformati.

Misure per correggere la carenza:

• concimazioni periodiche con prodotti contenenti N, in dosi economiche.

Carenza di fosforo

• La carenza di fosforo si manifesta dalla base verso l’alto;
• L’apparato radicale si sviluppa a un ritmo lento;
• La maturazione dei frutti è ritardata;
• Nel caso delle foglie i sintomi compaiono su quelle alla base della pianta per poi estendersi verso la punta;
• Le foglie si scuriscono di colore per poi assumere una tonalità violacea;
• P insufficiente riduce il processo di fotosintesi.

Misure per correggere la carenza:

• Distribuzione e incorporazione di fertilizzanti con P;
• L’uso di fertilizzanti liquidi contenenti P.

Carenza di potassio

• La carenza di K si manifesta generalmente con la comparsa di clorosi lungo i bordi della foglia;
• La carenza di K appare sulle foglie mature alla base della pianta e aumenta verso l’alto;
• La perdita di turgore porta all’aspetto avvizzito delle foglie.

Misure per correggere la carenza:

• Frazionamento delle dosi K;
• Uso di fertilizzanti a base di K.

Carenza di calcio

• Il marciume marrone nerastro o grigiastro (marciume terminale del fiore) appare a causa della carenza di calcio nei cetrioli;
• I fiori possono cadere e le gemme terminali possono deteriorarsi;
• I frutti non maturano (rimangono crudi), la loro dimensione è piccola e il loro aspetto può essere leggermente rugoso.

Misure per correggere la carenza:

• Lavori specifici per ridurre l’acidità;
• Va evitata il più possibile l’eccessiva concimazione con K, N, Mg;
• L’uso di fertilizzanti liquidi o solidi contenenti Ca.

Carenza di magnesio

• La carenza di Mg può essere determinata da una grande quantità di precipitazioni;
• Ciò può avvenire anche su suoli poveri di materia organica;
• Nella fase iniziale si manifesta sulle foglie basali, poi si diffonde verso quelle superiori.

Misure per correggere la carenza:

• Applicazione di fertilizzanti Mg.

Carenza di zolfo (S)

• La carenza di S si verifica generalmente in zone molto umide;
• La carenza di zolfo mostra sintomi simili a quelli specifici della carenza di azoto;
• I sintomi compaiono prima sugli apici e poi sulle giovani foglie;
• Il processo di fotosintesi è basso;
• La crescita vegetativa è ridotta.

Misure per correggere la carenza:

• Somministrazione di fertilizzanti solidi o liquidi ad alto contenuto di S.