Carota, informazioni sulla gestione delle coltivazioni
La carota (Daucus carota) viene coltivata per le sue radici nutrienti e ricche di vitamine. È una pianta biennale, forma un fittone e una rosetta di foglie nel primo anno, poi forma il fusto, i fiori e il frutto nel secondo. La radice di carota si consuma fresca, in insalata o in vari piatti. Le carote contengono carboidrati, lipidi, proteine, vitamine (A, C, B), sali minerali, ferro, fosforo, ecc. Le carote sono utilizzate anche nell’industria farmaceutica, cosmetica e chimica.
La carota è originaria del Mediterraneo e dei bacini del Mar Nero, ma cresce spontaneamente in Cina, India, ecc. È stata utilizzata per la prima volta in Grecia. I grandi paesi che coltivano carote sono Cina, Stati Uniti, Polonia, Olanda, Francia, Germania.
Particolarita botaniche
L’apparato radicale della carota penetra nel terreno fino a 60 cm. L’ispessimento delle radici inizia circa 60 giorni dopo la germinazione. Il colore arancione è dovuto al contenuto di carotene. Le foglie di carota sono pennate, con un lungo picciolo e ricoperte di setole. Il fusto fiorale e ramificato, fistoloso e pubescente. I suoi fiori sono disposti in infiorescenze ad ombrello composte e l’impollinazione è entomofila. Il frutto della carota è indeiscente e il seme è ricco di sostanze volatili.
Esigenze climatiche e del suolo
La temperatura ottimale per la germinazione dei semi è di 20-22 gradi Celsius. In queste condizioni, le piante germogliano in 10-15 giorni. Le carote possono anche tollerare temperature più basse (3-4 gradi Celsius), ma queste possono influenzare la germinazione, che può richiedere fino a 20-25 giorni. Per la crescita delle piante e il normale sviluppo delle radici, la temperatura ottimale è di 18-20 gradi Celsius.
Ha fabbisogni idrici elevati ed è sensibile alla siccità durante l’emergenza. Inoltre, durante il periodo di ispessimento delle radici, deve essere garantita un’umidità ottimale del suolo del 75%. La siccità alternata e l’eccesso di umidità provocano la rottura delle radici. Periodi di siccità prolungati e temperature elevate provocano la lignificazione delle radici. Le carote non hanno elevate esigenze di luce, ma l’ombra dovrebbe essere evitata durante lo sviluppo delle radici. Predilige terreni a tessitura leggera con pH neutro e ricchi di sostanze nutritive.
COLTIVAZIONE
Rotazione delle colture
Le carote possono essere coltivate dopo le piante vegetali che vengono raccolte in anticipo, lasciando il terreno pulito dalle erbacce. Questi sono pomodori, peperoni, cetrioli, melanzane, zucchine. Non vengono coltivati dopo il sedano, le pastinache, le cipolle o l’aglio, né dopo i cereali.
Preparazione del suolo
Si effettua in autunno: dopo l’asportazione della coltura precedente, si applica la concimazione di base, previa analisi chimica del terreno. Dopo la fertilizzazione, il terreno viene mobilizzato ad una profondità di 25-30 cm. All’inizio della primavera, il terreno viene nuovamente fertilizzato, dopodichè viene lavorato e livellato. Gli erbicidi di pre-emergenza possono essere utilizzati per prevenire la comparsa di erbe infestanti.
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Semina
Si fa all’inizio della primavera dopo che il terreno è stato lavorato. Idealmente, il terreno dovrebbe avere solchi alti per evitare il ristagno idrico. Si possono piantare 3-4 file per solco, con una distanza tra le piante di 4-5 cm per fila. La profondità di semina e di 2,5-3 cm.
Controllo di parassiti e malattie
Si effettua applicando specifici trattamenti fungicidi e insetticidi. Per evitare la comparsa di malattie o parassiti resistenti all’azione dei prodotti fitosanitari, si consiglia di alternare i prodotti con sostanze attive diverse.
Controllo delle erbe infestanti
Per distruggere le erbe infestanti sono utilizzate zappature meccaniche o manuali. Le erbacce possono anche essere controllate chimicamente applicando erbicidi approvati.
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Lavori di cura
Quando le radici della carota hanno lo spessore di una matita, si può procedere al diradamento. Questo è fatto in piccole aree. La distanza tra le piante di fila dovrebbe essere di 4-5 cm. Il diradamento è effettuato dopo l’annaffiatura o dopo la pioggia (quando il terreno e sufficientemente umido), in modo da non disturbare le restanti pianta nella coltura.
Irrigazione
Inizialmente si utilizzano volumi di 8-100 metri cubi/ha. Una volta che la pianta avanza nella vegetazione, le norme di irrigazione aumentano. Si effettueranno altre 4-5 innaffiature, di 250-400 mc/ha. L’umidità del suolo deve essere costante. Per mantenere l’umidità del terreno, il terreno può essere pacciamato. L’operazione consiste nel ricoprire il terreno con residui vegetali o apposite lamine. La pacciamatura riscalda il terreno, regola l’umidità del terreno, previene lo sviluppo delle erbe infestanti, riducendo così il numero degli interventi di manutenzione delle colture.
Per stimolare lo sviluppo delle radici, si consiglia la concimazione per fasi. La prima concimazione è effettuata dopo che le piante si sono diradate. La seconda concimazione si effettua quando si effettua quando le radici hanno iniziato ad ispessirsi. Le carote reagiscono bene ai fertilizzanti fogliari.
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Raccolta
La raccolta può essere effettuata manualmente, meccanizzata o semi meccanizzata. La raccolta ritardata provoca il deterioramento della qualità delle radici. Si induriscono, possono screpolarsi facilmente e riducono la loro resistenza allo stoccaggio. I periodi piovosi dovrebbero essere evitati per la raccolta, poiché le radici potrebbero deteriorarsi. Dopo aver rimosso le foglie, le radici sono smistate e conservate.