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Barbabietola da foraggio, tecniche di coltivazione e raccolta
La barbabietola (Beta vulgaris) è un foraggio prezioso, succulento e molto nutriente. Questa specie è consigliata per l’alimentazione di tutte le specie animali (cavalli, bovini, suini o pecore). Le barbabietole possono essere consumate tal quali (fresche) o in ricette per mangimi composti. Il consumo di barbabietola aumenta la produzione di latte e la carne diventa più gustosa. Oltre alle sue qualità nutritive, la barbabietola ha un’elevata resa per unità di superficie. Oltre alla produzione di radici, questa specie sviluppa un gran numero di foglie. La barbabietola comune ha una buona capacità di conservazione. Può essere stoccato in silos di superficie o tritato e conservato sotto forma di mangime composto.
La barbabietola è una pianta biennale. Nel primo anno di crescita vegetativa si forma il corpo della barbabietola e nel secondo anno si sviluppano i rami fioriti che portano frutto. Il corpo della barbabietola viene raccolto nel primo anno di crescita vegetativa ed è composto da epicotilo, ipocotilo e radici. Le foglie hanno lunghi piccioli, l’arto fogliare e ovale allungato. La foglia può essere dritta o appoggiata a terra. Il fiore è sessile, ermafrodita di tipo 5. I semi sono di diverse dimensioni e pesi, di forma ellissoidale, e un embrione a forma di falce.
Requisiti ambientali e del suolo
Ha requisiti elevati in termini di temperatura. I semi germinano quando il terreno raggiunge temperature comprese tra 6 e 8°C. Nel primo anno di crescita vegetativa, per lo sviluppo delle giuste radici, la barbabietola deve accumulare 2300-2700°C. Le temperature ottimali per il periodo di crescita vegetativa sono comprese tra 18-25°C. La barbabietola ha anche elevate esigenze idriche, dato che si ottengono rese abbondanti in aree dove cadono 500-600 mm di pioggia all’anno, distribuite uniformemente durante il periodo di crescita vegetativa. Può sopportare terreni acidi e salati, ma preferisce terreni fertili, con grandi quantità di humus.
Tecnologia delle colture di barbabietola
Rotazione delle colture
I migliori risultati si ottengono quando la barbabietola viene coltivata nello stesso campo dopo 4-5 anni. Si consiglia di coltivare la barbabietola dopo che le piante sono state raccolte e rimosse dal terreno in anticipo in modo che ci sia abbastanza tempo per i lavori di terreno e la fertilizzazione. I migliori precursori sono i cereali a paglia, il mais per silos, i legumi o le poltiglie. Non è consigliabile coltivare la barbabietola dopo il sorgo o il mais per il grano. È una buona pianta precursore di grano, mais, sorgo o orzo.
Fertilizzazione
La barbabietola comune reagisce bene alla fertilizzazione organica. Il letame ben fermentato può essere applicato prima dell’aratura. La fertilizzazione organica può essere completata durante il periodo di crescita vegetativa con fertilizzanti chimici semplici o complesso di tipo NPK, a seconda dello stato dei nutrienti nel terreno. L’applicazione dei fertilizzanti al fosforo e al potassio deve essere eseguita contestualmente all’aratura di base, mentre quelli a base di azoto devono essere applicati per fasi in fase di preparazione del letto di semina e durante il periodo di ripresa vegetativa.
Lavori in campo
Dopo aver sgomberato il campo, è necessario eseguire il lavoro di aratura. L’obiettivo è preservare l’acqua dal suolo e livellare il terreno. L’aratura deve essere eseguita a una profondità di 28-30 cm. Si raccomanda di rispettare la profondità di aratura poiché questa influenza notevolmente la produzione. La preparazione del semenzaio va fatta con l’aiuto della mietitrebbia. La profondità di lavoro non deve superare i 4 cm.
Semi e semina
La semina va effettuata quando la temperatura del terreno è di 6-8°C. In genere, la stagione di semina ottimale inizia tra la fine di marzo e l’inizio di aprile. Per un ettaro sono necessari dai 15 ai 20 kg di semi. La distanza tra le file deve essere di 45 cm e la distanza tra le piante per fila deve essere compresa tra 20 e 25 cm. La profondità di semina ottimale è di 2-3 cm.
Controllo dell’erba
Uno dei lavori di manutenzione più importanti è il diserbo. Per mantenere la coltura libera da erbe infestanti, si può effettuare il diserbo meccanico o si possono applicare diserbanti specifici.
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Leggere attentamente e seguire le istruzioni sull'etichetta di ogni prodotto
Malattie e parassiti
Le malattie più comuni nelle colture di barbabietola sono la rizomania, la macchia fogliare batterica, la peronospora, l’oidio, la zampa nera della barbabietola, la ruggine, la macchia fogliare di Cercospora. Tra i parassiti, i piu comuni sono il nematode a cisti della barbabietola, l’insetto della barbabietola da zucchero, l’afide del fagiolo nero, il punteruolo della barbabietola da zucchero, pulci della barbabietola da zucchero, falena.
Irrigazione
Per ottenere rese elevate e necessario irrigare la coltura. Affinché la pianta utilizzi l’acqua di irrigazione in modo efficiente, l’irrigazione dovrebbe essere effettuata a giugno, luglio e agosto. Il terreno deve essere mantenuto all’umidità ottimale a una profondità di 80 cm. Durante tutto il periodo vegetativo la coltura va annaffiata 4-8 volte con 500-600 mc/ha. L’irrigazione viene applicata in relazione al numero di precipitazioni.
Raccolta
Va fatto quando le foglie iniziano a ingiallire e le temperature hanno valori compresi tra 5-6°C. Se le barbabietole vengono utilizzate fresche, la raccolta inizia ad agosto. Le produzioni sono generalmente elevate. Nei campi irrigati superano le 150 tonnellate per ettaro (radici) e nei campi non irrigui è compresa tra 80 e 120 tonnellate per ettaro. Oltre alla produzione principale (radici), da un ettaro si ottengono dalle 10 alle 20 tonnellate di foglie, utilizzabili nell’alimentazione animale.
