Acaro rosso – gestione dei parassiti

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L’acaro rosso (Tetranychus urticae) è presente in tutti i continenti. È considerata una delle specie di parassiti più diffuse in agricoltura. Si può trovare in condizione attiva sulle colture più importanti e sulle infestanti, a partire da marzo-aprile e fino all’autunno inoltrato, a fine novembre. È inoltre presente su tutte le colture di piante ornamentali o orticole coltivate in serra, solarium e semenzaio. Il ragnetto rosso è frequente anche nei vigneti e nei frutteti.

Descrizione. La femmina ha corpo ellissoidale, lungo 0,36-0,53 mm, di colore variabile, dal verde chiaro, bruno e giallo al carminio o rosso scuro. Il maschio ha corpo a forma di pera, lungo 0,22-0,35 mm e di colore più chiaro. La larva ha forma ellissoidale, di colore giallo pallido o giallo-verdastro. L’uovo ha una forma sferica, è liscio, e subito dopo la deposizione ha un aspetto biancastro, vitreo. Man mano che l’embrione si sviluppa, il colore diventa giallo-arancio.

Le femmine svernanti del ragnetto rosso compaiono all’inizio della primavera, in alcuni anni a partire da aprile, con l’inizio della stagione vegetativa.

Ciclo vitale. L’acaro rosso produce 6-10 generazioni all’anno e sverna allo stadio adulto. Nello specifico sverna sotto la corteccia esfoliata degli alberi, sotto le foglie cadute o le erbacce secche, nello strato superficiale del terreno, ecc. Dalle uova fecondate si schiudono femmine e maschi. Da quelli non fecondati, si schiudono solo i maschi. Le femmine depongono le uova in una ragnatela setosa. Di solito sono posizionati sul lato inferiore delle foglie, specialmente lungo le nervature.

Danni alle colture. È una specie polifaga che attacca oltre 90 specie di piante, coltivate e spontanee. Come risultato dell’attacco, sulle foglie compaiono inizialmente macchie gialle, che poi acquisiscono una sfumatura di rosso o marrone. Lo scolorimento inizia alla base del lembo fogliare, avanza lungo la nervatura principale e infine copre l’intera foglia. Le foglie attaccate si seccano e cadono, portando alla defogliazione (interessa l’80-100% delle foglie totali). A seguito dell’attacco si registra un arresto della crescita dei germogli e una prematura maturazione dei frutti.

Gestione dei parassiti. Il primo trattamento va eseguito con prodotti specifici, in primavera, contro le femmine in letargo, prima che depongono le uova.

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